Davide Bassi Monta Indiana la tecnica del cuore
Nel mio girovagare per siti internet, trovo questo sito : www.aquilanerahorses.it
Inizio a leggere tutto, chi non è attratto dal termine “monta indiana” … la mente inizia a sognare e pensare ai Sioux, ai film che abbiamo visto tutti durante la nostra giovinezza, agli indiani sui cavalli, alle frecce, alle tende, alla loro vita…
Mi chiedo: “Cosa sarà? – Chi sarà?”
Inizio come mio solito, ad inviare mail e tempestare di domande.
Davide mi risponde in modo molto cordiale e mi manda i programmi dei suoi corsi , “Monta indiana – le tecnica del cuore” , spiegandomi come sono articolati , a chi sono rivolti e dove vengono svolti .
Partecipo ad un primo corso teorico di due giorni, vado in Toscana vicino a Livorno, nell’azienda dove vengono tenuti i cavalli, che vivono liberi in branco e dove si svolgono i corsi. Conosco Davide e gli altri partecipanti. Premetto che non bisogna essere cavalieri, si può partecipare anche se non si è mai cavalcato, e vedo il luogo e soprattutto i cavalli – meravigliosi, liberi ,fieri,eleganti,potenti, tutti insieme …
Davide si presenta e ci racconta la sua vita, il suo incontro all’età di 17 anni in Australia con uno sciamano Sioux Lakota che gli ha trasmesso la conoscenza ancestrale del rapporto che i Sioux avevano con il cavallo, del loro modo di relazionarsi senza l’ausilio di morso, redini e sella.
Tutte le conoscenze di cui ci parla, dello spirito dei Nativi D’America, di come questo vecchio Lakota lo istruiva, mi faceva pensare un po’ al film di Karate kid … Chi da ragazzino non ha immaginato di cimentarsi nell’eccentrico allenamento del Signor Miyagi (Togli la cera…metti la cera) ispirato al “Gōjū-ryū”, uno stile di karate tipico di Okinawa,
perché in realtà Davide racconta che tutto ciò che gli veniva insegnato non riguardava il cavallo, anzi sembrava che il cavallo non lo potesse mai raggiungere fisicamente, doveva comprendere il significato di : spiritualità, istinto, consapevolezza ed equilibrio, per poter raggiungere una empatia completa con il cavallo e gestirlo senza alcuna coercizione.
Entriamo nel branco, dopo gli insegnamenti di Davide, e cerchiamo nell’assoluto silenzio, di provare a relazionarci con loro. Cosa si prova in mezzo ad un branco di 50 cavalli liberi ?(tutti salvati da morte certa ed acquistati al macello a prezzo di carne, perché magari infortunati in gara o mandati a morire per altre problematiche) Timore, curiosità, gioia, un mix di emozioni che arrivano quando passano vicino a te. Mi avvicino, riesco a mettere una cavezza ed una lunghina e poi tranquillamente posso restare con loro poiché, come per magia ,si crea un contatto mentale ed empatico.
Una esperienza indimenticabile!
Non contenta di ciò , mi sono iscritta al corso successivo per avere il contatto diretto con il cavallo e provare a montare senza sella e senza redini e senza morso .
Guardate voi dalle foto :
GRANDE ESPERIENZA – DA RIPETERE – APPROFONDIRE E CONSIGLIARE
Grazie Davide