Marocco: Chevauchée du Désert
GRANDE META , GRANDE SOGNO
Reduce dai miei giri in Italia, inizio a progettare un meraviglioso trekking a cavallo nel deserto del Marocco per fine anno.
Dopo aver consultato vari siti internet, scrivo ad un Tour Operator molto famoso ed importante per trekking a cavallo nel mondo, chiedendo informazioni sul trekking nel deserto del Marocco durante le feste natalizie.
Con mia grande delusione e tristezza, la referente italiana del tour operator inglese mi dice che non posso partecipare per la mia limitata esperienza a cavallo.
Non ne parlo con nessuno, vivo la mia delusione e tento di trovare qualcosa di sostitutivo nel periodo che interessa a me, ma nulla di fatto, troppo lontani, troppo cari o non adatti ai principianti.
Non riuscendo a rassegnarmi all’idea di dover stare a casa e non fare questo meraviglioso tour, che avevo iniziato a sognare già da settembre, cerco alternative: ovvio!
Questa volta, con mia grande gioia, trovo un maneggio nel Marocco, ad Essaouira che propone lo stesso trekking a cavallo !!! non ci posso credere, inizio a leggere tutto, guardare foto, video, leggere tutte le recensioni del caso, poi scrivo.
I proprietari di questo ranch sono una coppia di giovani formata da un ragazzo marocchino e una ragazza italiana di Modena , Erika, la quale dopo un soggiorno in Marocco si è innamorata di questo ragazzo ed ha deciso di trasferirsi da lui , di convolare a nozze, di creare una famiglia e di condividere il lavoro del ranch come socia . Il posto dove vivono è bellissimo, sull’oceano Atlantico e hanno la possibilità di proporre vari tipi di escursioni a cavallo, a partire da un giorno fino a dei veri e propri trekking di 7 giorni, tutti con stalloni arabi .
Durante il periodo invernale si trasferiscono con i cavalli nel deserto del Marocco, a Zagora , città da dove partono i tour e per due mesi circa organizzano trekking di sette giorni nel deserto.
Parlo, scrivo, tempesto Erika di infinite domande ed interrogativi verso i quali esigo delle risposte adeguate per poter capire se sia il caso o no di partecipare considerando la mia poca preparazione equestre.
Ottengo le risposte che voglio, siano vere o solo dettate dalla necessità di avere un cliente in più, importante è non avere paura e seguire ed affidarsi in tutto e per tutto alla guida e alle regole dei tour .
Bene!!! sono felice … inizio la mia preparazione per il grande sogno: trekking a cavallo nel deserto del Marocco su stalloni arabi. C’è bisogno di aggiungere altro ?
Continuano le mie lezioni in Italia per migliorare il mio livello e per prepararmi a questa nuova ed entusiasmante esperienza .
Preparazione : cosa devo portare ?
Capita ad hoc il mio compleanno a novembre in cui ricevo solo regali inerenti al settore dell’equitazione; perfetto, inizio ad avere una buona attrezzatura.
Il tempo passa velocemente tra lavoro, lezioni di equitazione e preparativi, fino al giorno in cui sono in ferie e devo partire .
Tanti pensieri, tante domande, tante incertezze, un po’ di tutto… Preparo tutto l’occorrente, vado in aeroporto e parto .
Durante il volo mi viene un po’ di ansia ma l’emozione che prende il sopravvento su di me è … la gioia!
Arrivo in aeroporto a Ouarzazate , dove incontro l’autista che è venuto a prendermi e che mi porta al Riad prenotato, in cui incontrerò i partecipanti al trekking . Un po’ di agitazione, un po’ di curiosità, un po’ di tutto direi…
Mi preparo per la cena e nel bar sulla piscina vedo un gruppetto di persone che stanno bevendo l’aperitivo, chiacchierano, ridono, scherzano. Si, sono loro; mi avvicino e capiscono subito che sono l’ultima del gruppo. Ci conosciamo e scopriamo di essere di sette nazionalità diverse: Italia, Germania, Danimarca, Belgio, Francia, Canada, Marocco … che meraviglia, che mix di tutto … Uomini, donne, culture, lingue di ogni tipo … tutto pronto per iniziare l’avventura nel deserto.
Il giorno seguente andiamo a conoscere i cavalli che ci verranno assegnati in base al grado di equitazione che ognuno di noi ha, trattasi di stalloni arabi… aiuto, aiuto … Non sono cavalli semplici … la mia agitazione sale, ma la bellezza di quello che farò sarà superiore ad ogni mia difficoltà.
Un camion, con tre persone, trasporta tutto il materiale che serve per cenare e trascorre la notte: viveri per noi e per i cavalli, borse con i nostri effetti personali, tende, coperte … Tutto il necessario per allestire il campo per la notte.
Ci prepariamo e partiamo, sette persone e tre guide, super organizzati!
I posti, i luoghi che attraversiamo, i tramonti che si stagliano davanti a noi. Bellissimo. Deserto del Marocco, da Zagora si fa un giro rotondo attraversando la montagna, incontrando deserto roccioso, sabbioso e oasi … si dorme nel deserto in tenda: siamo alla fine dell’anno ed il clima durante il giorno si aggira sui 15 gradi mentre di notte si scende anche a -2 gradi! Aiuto, aiuto. Tenda, sacco a pelo, piumino, scalda collo … siamo tutti super attrezzati. Non esistono bagni, solo “en plein air” sotto alle stelle che di notte creano uno spettacolo unico: ci si dimentica del freddo guardando la bellezza del cielo, con le stelle che illuminano e ci circondano sembra quasi che ci sfiorino. Cosa chiedere di più?
Le giornate sono organizzate con sveglia verso le 7.30, un pochino di acqua calda che ci preparano per lavare il viso, una mega colazione fatta al momento, in cui non manca proprio nulla …direi meglio di un hotel a 5 stelle. Poi si va a preparare i cavalli, si strigliano, si sellano, e dopo averli fatti abbeverare si parte incontrando sempre incantevoli e diversi paesaggi …
Il cuore batte, mentre si sale una montagna di rocce, non capisco come questi cavalli riescano a salire, la pendenza è tanta e le rocce sono grosse e scivolose … fino ad arrivare alla sommità, in cui si apre davanti a noi uno spettacolo a dir poco “mozzafiato” una valle che si estende a 360 gradi …. Una percezione di vertigini per chi ne soffre, poiché siamo veramente sulla sommità di un precipizio.
Scendiamo conducendo i cavalli a mano per un sentierino lungo la parete della montagna, con tranquillità arriviamo fino a dove si può risalire sul cavallo, per poi fermarci a mangiare … pic-nic sulla montagna.
Nel pomeriggio si arriva all’accampamento, tutto pronto, i nostri “tre angeli” ci accolgono con del tè bollente e biscottini … iniziamo a chiacchierare, condividere emozioni provate, ridiamo, scherziamo, ci aiutiamo, la coesione che si crea tra di noi è a dir poco … strepitosa … Le nostre guide sono eccezionali, sempre pronte ad aiutarci, rassicurarci, per non parlare della loro professionalità dimostrata durante l’intero trekking.
Che cosa dire delle cene? mai mangiato delle “tagine” cosi buone e appetitose, cucinate al momento. Pane buonissimo, frutta fresca, datteri meravigliosi, non mancava proprio nulla.
Altra giornata memorabile è stata quando siamo arrivati nel deserto, dune di sabbia a vista d’occhio, alte belle come quelle che si vedono alla televisione. Attraversare le dune sul cavallo: grande esperienza! I cavalli appena sentono il morbido della sabbia vogliono gettarsi a terra e rotolare… quindi non sapendolo prima, alcune persone sono cadute … ma nulla di grave solo una nuova esperienza.
Vedere come i cavalli affrontano le dune è entusiasmante: dato che affondano e per loro è faticoso camminare in superficie, per salire sulla duna partono al galoppo con una potenza che è sbalorditiva …. Per me è stato un mix di emozioni che non potrò più dimenticare.
Raccontare ogni giorno sarebbe troppo, perché dovrei scrivere un libro non un articolo … Ancora adesso mi ricordo dei bellissimi momenti trascorsi sia sul cavallo sia a terra, della condivisione totale con gli altri partecipanti, l’incredibile varietà linguistica con cui ci relazionavamo: inglese, francese, italiano, arabo, tutti sfoderavano sempre un estatico sorriso e la voglia di scoprire e vivere questo affascinante trekking nel deserto.
È rimasta una bellissima amicizia, ancora oggi ci sentiamo e tentiamo di organizzare qualcosa insieme.
Come non vivere una esperienza del genere: cavalli, persone, panorami, cibo, armonia, e condivisione
Una favola!
Sarai tu il mio prossimo compagno di viaggio?